|
Apel,
nelle Lezioni di Aachen
e altri scritti qui raccolti, presenta la fondazione razionale ultima
trascendentalpragmatica dell’etica del discorso quale risposta macroetica
planetaria alla situazione dell’uomo nella situazione storica del presente,
nonché la problematica complessa della sua applicazione, configurando una
nuova originalissima architettonica di fondazione della filosofia pratica.
L’intreccio di parte A (riferita alla comunità discorsiva ideale) e
parte B di fondazione (riferita alla comunità discorsiva reale
storicamente data) è di estremo significato
nell’etica del discorso: da un lato, Apel
considera il problema di fondazione del criterio, sciolto dal contesto
storico, della comunità discorsiva ideale e della
sua norma procedurale fondamentale (Grundnorm);
dall’altro, però, la necessità di creare le condizioni reali di applicazione
della norma procedurale fondamentale nel senso di un’etica della
responsabilità riferita al contesto storico. Apel
sviluppa così sia rispetto alle sfide esterne (crisi ecologica,
globalizzazione, giustizia su scala planetaria,
ecc.) sia rispetto alle risorse interne (riflessione morale)
dell’etica un approccio rigoroso non solo capace di mostrare la possibilità
di fondazione razionale ultima dell’etica del
discorso, ma altresì capace di mostrare la necessaria e
ineludibile interconnessione tra comunità discorsiva ideale (parte
A) e comunità discorsiva reale (parte B) per la soluzione di
tutti i problemi del mondo della vita suscettibili di discorsività. Con
questa originale proposta
etico-discorsiva Apel apre ad un’etica
trascendentalpragmatica non solo formale
dell’intersoggettività (parte A), ma anche della responsabilità
universalmente valida e che valuta le conseguenze e gli effetti delle
conseguenze di azioni e comportamenti umani (parte B). Tale progetto
trasforma l’etica del discorso in un’etica della
corresponsabilità planetaria. |