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Michele Borrelli
Un’etica minima per un pianeta in via di
estinzione
Editore Pellegrini
Anno di pubblicazione: 2020
ISBN: 978-88-6822-950-4
L’etica, a maggior ragione
quella minima, che qui si reclama e si propone,
dipende dalla ‘buona volontà’ di voler condividere
alcuni valori (per esempio i diritti dell’uomo), ma
anche princìpi, regole, norme, convenzioni che
potrebbero risultare, se universalmente
riconosciuti, una cifra valoriale per assicurare un
avvenire alle generazioni future e all’eco-sistema
terra nel suo insieme. Quel che si cerca non è un
consenso ampio, un’etica in generale (ne sono state
formulate tante nella storia del pensiero
occidentale). L’etica minima, che qui si propone,
invece, è una cifra che, se riconosciuta e condivisa
globalmente, vuole corrispondere alla necessità di
poter garantire la sopravvivenza della vita sul
pianeta terra e la sopravvivenza dell’eco-sistema
terra nelle sue tante differenziazioni, specificità
e diversità, non da ultimo, e nella sua amplissima
complessità in generale. L’etica, come sempre
pensata, è, come si sottolineava, un orientamento a
valori, princìpi, regole, convenzioni, per un
con-vivere comune, pacifico dei popoli, nelle
co-partecipazioni e collaborazioni internazionali,
possibilmente ragionate, in senso razionale ma anche
e soprattutto in senso morale. Razionalità e
moralità sono vie non parallele di quest’etica
universale minima dell’unione/comunione della
fratellanza del governo dei popoli, ma due istanze
unite o urgentemente da unire, inscindibili e
ineludibili, per il bene della
casa comune: la terra. L’etica, come si faceva rilevare, non ha un
fondamento universalmente condivisibile, anzi è
priva di ogni fondamento e lascia ognuno alla sua
libertà di scelta e di argomentazione, alla
possibilità di decidere, di seguire o no,
determinate norme, abbracciare o rifiutare
determinati princìpi e regole. L’etica richiama,
però, anche alle
conseguenze
delle proprie decisioni e del proprio agire. Libertà
di scelta non può significare fai ‘quello che vuoi’,
né potrà mai giustificare i danni che crei e che
potresti creare all’altro e all’ambiente con il tuo
voluto o non voluto sconsiderato, egoistico,
squilibrato e, in ultima analisi, irragionevole e
immorale comportamento.
Michele Borrelli
è
professore ordinario (in quiescenza) di Pedagogia
Generale all’Università degli Studi della Calabria;
già professore universitario nella Bergische
Universität Wuppertal, ha insegnato anche nella
Goethe Universität di Francoforte, nella Justus
Liebig Università di Gießen e nell’Università di
Norimberga. Ha pubblicato varie monografie nelle
case editrici tedesche: Metzler (Stoccarda),
Ehrenwirth (Monaco), Schoeningh (Paderborn),
Schneider (Baltmannsweiler). È Presidente del Centro
Filosofico Karl-Otto Apel e del Premio
Internazionale Karl-Otto Apel per la Filosofia. Ha
fondato e cura «Topologik», Rivista Internazionale
di Scienze Filosofiche, Pedagogiche e Sociali. Nel
2017 riceve dal Presidente della Repubblica Federale
Joachim Gauck l’onorificenza di Cavaliere
dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale di
Germania per i suoi particolari meriti in ambito
dello scambio scientifico italo-tedesco. Tra le sue
numerose pubblicazioni ricordiamo le più recenti:
Ermeneutica trascendentale e fondazione ultima di
filosofia e scienza – Introduzione al pensiero di
Karl-Otto Apel,
Pellegrini, Cosenza 2008;
Lettere a Kant – La trasformazione apeliana
dell’etica kantiana,
3a ed., Cosenza, 2010;
Filosofie contemporanee
(con R. Fornet-Betancourt) Cosenza, 2010;
Postmodernità e fine della ragione,
Cosenza, 2010;
La
ricerca del fondamento in pedagogia – Contro una
pedagogia ridotta a scienza empirica,
Cosenza, 2011;
L’intercultura: filosofia e pedagogia
(con
K.-O. Apel, R. Fornet-Betancourt, R. Panikkar),
Cosenza, 2011;
Il
tramonto della paideia in Occidente,
Cosenza 2013;
Il
pensiero pedagogico,
intervista di Francesca Caputo, Cosenza, 2014;
La
fondazione dell’etica e la responsabilità per il
futuro
(con
K.-O. Apel, A. Colombo, A. Cortina, R.
Fornet-Betancourt, H. Burkhart), 2a ed. 2014;
Nuovo umanesimo o nichilismo – Grandezza e miseria
dell’Occidente, Asterios, Trieste, 2017.
Di
Karl-Otto Apel ha tradotto in italiano e curato i
saggi recenti più significativi:
Lezioni di Aachen e altri scritti,
Pellegrini, Cosenza, 2004;
Cambiamento di paradigma. La ricostruzione
trascendentalermeneutica della filosofia moderna,
Cosenza, 2005;
Ermeneutica e filosofia trascendentale in
Wittgenstein, Heidegger, Gadamer, Apel,
Cosenza, 2006. Ha, inoltre, curato (con M. Kettner),
Laudatio in honorem Karl-Otto Apel per il suo
85esimo compleanno,
Cosenza 2007 e la Festschrift:
Scritti in onore di Karl-Otto Apel per il suo 85°
compleanno,
Cosenza, 2007.
Sono
usciti, sotto la sua cura, due Numeri Speciali
(numero 24/2019 e numero 26/2020) della rivista
«Topologik», dedicati a Karl-Otto Apel, che vedono
riuniti i maggiori specialisti internazionali della
pragmatica trascendentale. Ha partecipato all’opera
anche il filosofo Jürgen Habermas. L’opera è stata
raccolta in volume unico integrale:
Karl-Otto Apel: Vita e pensiero / Leben und Denken,
pubblicato da Pellegrini Editore, giugno 2020.
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